Da sempre, gli esseri umani si riuniscono in cerchio per condividere, guarire e sentirsi parte di qualcosa di più grande. Il cerchio è un simbolo di unità, un contenitore sacro in cui ogni partecipante ha lo spazio per esprimere la propria verità, senza giudizio, con il cuore aperto.
Le donne, in particolare, hanno mantenuto questa tradizione nel corso dei secoli, incontrandosi per sostenersi a vicenda, per celebrare le fasi della vita, per onorare i cicli della natura e per trovare forza nel legame con le altre. Attraverso il cerchio, ci riconnettiamo con il nostro centro interiore, con la nostra anima e con la sacralità della vita quotidiana.
Durante le cerimonie, il cerchio diventa uno spazio protetto, in cui l’energia del gruppo sostiene e nutre ogni partecipante. Qui possiamo riscoprire il potere della condivisione autentica, il valore dell’ascolto e l’importanza di sentirsi visti e accolti per ciò che siamo.
La cerimonia del cacao è un antico rituale che affonda le sue radici nella tradizione indigena Maya e nelle pratiche spirituali di molte culture ancestrali. Il cacao cerimoniale non è semplicemente una bevanda, ma una pianta sacra che ci aiuta ad aprire il cuore, a connetterci con le nostre emozioni più profonde e a trovare chiarezza nel nostro cammino.
Durante la cerimonia, il cacao viene assunto con un’intenzione chiara, accompagnato da momenti di meditazione, canti medicina, movimento libero e condivisione. È un’esperienza che permette di rallentare, di entrare in uno stato di presenza profonda e di ascoltare ciò che il cuore vuole comunicare.
Aprendo il nostro cuore al cacao, ci apriamo alla possibilità di rilasciare ciò che non ci serve più, di ricevere intuizioni e di risvegliare la nostra creatività. In questo spazio sacro, ogni partecipante è guidato a esplorare la propria interiorità, sentire il sostegno della comunità e sperimentare un senso di amore e connessione profonda.
Il cacao utilizzato nelle cerimonie proviene da terre per me profondamente sacre: la Sierra Nevada de Santa Marta, in Colombia. Questa terra è la mia seconda casa, un luogo che ha aperto il mio cuore e che continua a donarmi saggezza e guarigione.
Il cacao che porto con me è coltivato con cura dalla comunità indigena Kogui, che ha una relazione sacra con la natura e con le piante medicinali. Gli uomini si occupano di coltivare e proteggere la terra, mentre le donne raccolgono i frutti e li caricano con le loro preghiere, affinché il cacao possa portare benedizioni a chi lo riceve.
Questo cacao non è solo un alimento, ma un ponte tra il mondo fisico e quello spirituale. È una medicina che nutre il cuore, scalda l’anima e ci invita a riconnetterci con la saggezza della Terra. Bere cacao in cerimonia significa onorare questa pianta e il suo potere di trasformazione.
La cerimonia del cacao è molto più di un’esperienza spirituale: è un rituale che porta benefici su tutti i livelli dell’essere.
Ogni cerimonia del cacao è un viaggio unico, un’opportunità per esplorare il proprio mondo interiore con dolcezza e consapevolezza. Durante questi rituali, l’energia del gruppo, il suono del tamburo, i canti medicina e il movimento libero creano uno spazio in cui possiamo lasciarci andare completamente.
È un momento per ascoltare il nostro corpo, permettendogli di esprimersi liberamente attraverso il movimento e la danza. È un’occasione per liberare emozioni bloccate, per riconnettersi con il proprio bambino interiore e per aprire la porta a nuove intuizioni.
All’interno di questi spazi sacri, possiamo stabilire potenti intenzioni per il nostro cammino, ritrovando la chiarezza su ciò che desideriamo manifestare nella nostra vita. La cerimonia del cacao ci invita a riconnetterci con la nostra vera essenza, a ricordare chi siamo realmente e a portare questa consapevolezza nelle nostre vite quotidiane.
Lasciati guidare dal cacao in questo viaggio di trasformazione e scoperta, e permettiti di vivere l’esperienza con il cuore aperto.
